Autocateterismo Intermittente

Che cos’è L’autocateterismo intermittente?

Il cateterismo intermittente o autocateterismo intermittente è l’inserimento di un cateterino in vescica per svuotarla dall’urina.

Il catetere viene inserito attraverso l’uretra. E’ semplice da eseguire e dopo un po’ di pratica può essere portato a termine in pochi minuti.

La punta del catetere è arrotondata e presenta dei fori su entrambi i lati che consentono all’urina di entrare nel tubo e di essere drenata dalla vescica.

Come funziona?

Il cateterino è inserito attraverso l’uretra in vescica dalle 4 alle 6 volte al giorno per permettere lo svuotamento vescicale. Al completo svuotamento della vescica, il catetere viene rimosso. Le Linee Guida raccomandano di eseguire la procedura ogni 4 o 6 ore, ma se il volume di urina è superiore di 400-500 ml va eseguito più frequentemente o va ridotta l’assunzione di liquidi. Utile utilizzo di un diario minzionale da mostrare poi al proprio urologo di riferimento.

Inizialmente è importante l’aiuto e i consigli del medico o dell’infermiere per riuscire a trovare una buona routine e maneggiabilità della procedura.

Eseguire il cateterismo permette di migliorare la qualità di vita, di ridurre le perdite di urina, dormire meglio, maggiore autostima.

Inoltre assicura un maggiore controllo sulla propria vita sessuale , migliora la fertilità e riduce il rischio di sviluppare infezioni o altre complicazioni.

Un buon svuotamento vescicale permetterà di proteggere la tua vescica e di conseguenza i tuoi reni da danni a lungo termine.

E’ una manovra ad alto rischio infettivo, in quanto uretra e vescica sono sterili e la manovra deve quindi essere effettuata nel modo più attento e pulito possibile, al fine di prevenire infezioni come cistiti  o altre problematiche.

Quali sono i benefici?

I benefici che l’autocateterismo porta sono:
  • Ristabilire la continenza
  • Previene la ritenzione urinaria
  • Riduce il rischio di UTI ed altre complicazioni
  • Riduce al minimo il rischio di complicazioni a lungo termine
  • Salvaguarda la salute vescicale e renale
  • Evita il disagio di un catetere a permanenza e quindi di infezioni correlate
  • Indicato in persone affette da vescica neurologica o neurogena

Quali condizioni cliniche portano ad usare questa procedura?

Le condizioni cliniche che frequentemente portano ad utilizzare questa procedura sono:

  • Morbo di Parkinson
  • Sclerosi Multipla
  • Ictus
  • Traumi spinali e lesioni midollari
  • Tumori del Sistema Nervoso Centrale

Esistono eventuali complicanze?

Si, e sono le seguenti:

  • Infezioni
  • Stenosi uretrali
  • Creazione di una falsa via
  • Perforazione della vescica
  • Alterazioni esame urine (da eseguire solo se sintomatico)
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