Perchè eseguire una Biopsia Prostatica

Che cosa è la biopsia prostatica?

La biopsia prostatica è una procedura indispensabile per la diagnosi del carcinoma prostatico e per la sua ristadiazione dopo terapia chirurgica o radiante. Consiste nel prelevare, mediante un sottile ago attraverso il retto, alcuni frustoli di tessuto per effettuare una valutazione istologica. In base al risultato dell’esame e di quelli precedentemente eseguiti (esplorazione rettale, ecografia prostatica transrettale, PSA, etc.) vengono poste le indicazioni prognostiche e/o terapeutiche e programmato il successivo iter diagnostico. L’esame si effettua praticando un’anestesia locale.

Perché devo eseguire una biopsia prostatica?

Una biopsia prostatica eseguita correttamente e con le giuste indicazioni permette la diagnosi di neoplasia prostatica, un successivo accurato inquadramento clinico del tumore ed il tempestivo inizio della terapia.

Come tutte le procedure diagnostiche invasive comporta però, oltre che la generica opportunità di migliorare il proprio stato di salute, anche dei rischi e dei disagi psicofisici per il paziente

Come viene eseguita una Biopsia Prostatica?

Viene eseguita tramite una sonda ecografica transrettale, in alternativa potrebbe essere utilizzata una via d’accesso trans-perineale. Nella maggior parte dei casi, la presenza di tumore prostatico è difficilmente evidenziabile con le indagini ecografiche. Pertanto, si procede a prelievi multipli della prostata in modo da aumentare la capacità diagnostica dell’esame. Il paziente, viene posto in posizione “ginecologica” o “genupettorale” in decubito laterale e vengono eseguiti 12 prelievi o più (6 per lobo). In alcuni casi, è consigliabile l’esecuzione di una risonanza magnetica. In questi casi, qualora si fossero evidenziate aree sospette, si procederà ad ulteriori prese bioptiche mirate.

Una volta ottenuti i frustoli di materiale prostatico, questi verranno analizzati da un anatomo patologo. Nel giro di qualche settimana, sarà possibile avere l’esito dell’esame istologico che verrà comunicato in sede di visita urologica.

quanto dura l’esame?

La procedura dura in genere 10-20 minuti. Segue un periodo di osservazione di qualche ora

Quali sono i vantaggi dell’esame?

La biopsia prostatica eseguita con ago TRU-CUT, ha il vantaggio di ottenere una notevole quantità di tessuto per la successiva analisi istologica, la stadiazione e la prognosi.

Quali sono gli svantaggi dell’esame?

La procedura comporta dei disagi psico-fisici per il paziente sia per il motivo per cui viene eseguita che per la preparazione e la posizione in cui viene praticata. Sebbene venga somministrata anestesia locale il paziente può avvertire dolore, in genere lieve.

quali sono i sintomi post intervento?

L’esecuzione della biopsia della prostata può portare i seguenti sintomi:

  • Ematuria macroscopica (perdita di sangue con le urine) e retto-proctorragia (perdita di sangue dal retto) di lieve entità, che possono durare anche qualche settimana
  • Emospermia (perdita di sangue con lo sperma) che può perdurare fino a 1-2 mesi
  • Complicanze
  • Emorragiche (soprattutto per le tecniche trans-rettali). Sono in genere lievi e transitorie e incidono per un 20% circa. Sono costituite da emospermia, microematuria , ematomi, macroematuria anche importante con formazione di coaguli e ritenzione urinaria, rettorragia anche importante, anemizzazione acuta, necessità di trasfusioni, accidenti cardio-vascolari come conseguenza dell’anemizzazione, shock emorragico, exitus (molto raro)
  • Flogistiche: edema della ghiandola prostatica con possibilità di ritenzione acuta d’urina e necessità di posizionamento di catetere, in genere transitorio (<10%).
  • Infettive: prostatite, orchiepididimite, cistite, cistopielite, sepsi, gangrena dei genitali esterni (di Fournier) con possibilità di exitus (raro) (1-5%)
  • Manifestazioni sincopali e lipotimiche, complicanze tromboemboliche e accidenti cardio vascolari acuti (5%)
  • Lesioni uretrali, vescicali, rettali: l’adozione della tecnica ecoguidata trans-perineale ha ridotto di molto l’insorgenza delle complicanze più gravi (1-5%).

Se si verifica l’insorgenza di tali episodi, occorre rivolgersi al Pronto Soccorso più vicino.

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